Comunicato

FEB202020
 20 febbraio 2020

Approvata la legge per le case sul Lusenzo a Sottomarina

APPROVATA LA LEGGE PER LE CASE SUL LUSENZO.
IL SINDACO DI CHIOGGIA: «LA RISPOSTA AI CITTADINI È ARRIVATA. GRANDE SODDISFAZIONE, UN GRAZIE A TUTTI, È LA VITTORIA DELLA BUONA POLITICA»

Chioggia, 20.02.2020 – «Oggi è un grande giorno per gli abitanti di Riva Lusenzo, per Sottomarina e per l'intera città di Chioggia. Ringrazio prima di tutto i nostri concittadini, le duecento famiglie coinvolte in questa annosa vicenda, che per anni non si sono sentiti padroni delle case in cui vivevano da sempre e che hanno comprato con regolari atti notarili. Hanno chiesto aiuto e poi hanno saputo attendere, con fiducia, che la buona politica, di ogni colore, portasse a casa il risultato. Ringrazio la prima firmataria della legge, la senatrice Laura Bottici e tutti i parlamentari coinvolti, di ogni schieramento politico, che hanno mantenuto il dialogo con noi e si sono impegnati con determinazione a mettere fine a questo pasticcio burocratico, che affonda le radici nel lontano 1920. Oggi diamo lo stop definitivo all'agonia dei nostri concittadini. Un grazie anche agli uffici comunali, che hanno lavorato insieme agli uffici territoriali del Demanio per ricostruire minuziosamente la vicenda e che da domani inizieranno un impegnativo lavoro contabile per calcolare gli oneri con cui i residenti di Riva Lusenzo riscatteranno poi i terreni». Così il sindaco di Chioggia dopo il voto finale di oggi in aula del Senato. Questa legge ha lo scopo di trasferire al patrimonio disponibile del comune di Chioggia l’area del comprensorio denominato “Ex aree imbonite fascia lagunare Sottomarina”.

La vicenda la ripercorre il vicesindaco e assessore al Demanio: «Come specificato tre anni fa proprio dall'Agenzia del Demanio, la quasi totalità dei fabbricati costruiti sul compendio demaniale definito “Ex aree imbonite nella fascia lagunare Sottomarina” è stata realizzata antecedentemente alle sdemanializzazioni effettuate con decreti del 19/7/1950 e del 10/2/1965 e prima dell'entrata in vigore della legge urbanistica del 1967. Negli anni gli “occupanti” hanno pagato regolarmente le tasse e acquisito i titoli ritenuti legittimi per l'epoca, ma, a partire dal 2014, hanno iniziato a ricevere cartelle esattoriali per gli affitti arretrati pretesi dell'Agenzia del Demanio. L'Amministrazione comunale in questi anni ha continuato a lavorare con i parlamentari che da Roma seguivano la questione, mettendosi in contatto a più riprese con l'Agenzia del Demanio del Veneto, proprio per dare risposte ai Senatori e Deputati impegnati a trovare una soluzione politica alla grave “anomalia” che si è generata dopo cent’anni. Siamo soddisfatti, ma l'impegno per la città continua».

I prossimi passi. Una volta pubblicata la legge, l'Agenzia del Demanio farà una ricognizione completa dei terreni e degli immobili, mentre il Comune, una volta recepita la legge con una delibera di consiglio, valuterà di concerto con il Demanio ogni singola unità, come da procedimento già utilizzato per sanare il compendio di Brondolo.

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