Comunicato in archivio

OTT112023
 11 ottobre 2023

Case di Riva Lusenzo

Oggi, presso la sede dell’Agenzia del Demanio di Venezia, è stato stipulato l’atto di trasferimento della seconda tranche delle aree imbonite del Lusenzo. Si chiude così un’annosa problematica che aveva interessato numerosi cittadini chioggiotti.

Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia: “Chiudiamo così una vicenda che da tempo immemore attendeva di essere normata. Tutti i 56 privati che ne avevano fatto richiesta infatti hanno visto regolarizzata la loro situazione, credo proprio con un grande sospiro di sollievo. Sappiamo che alcuni ancora non hanno presentato richiesta. L’invito è di farlo al più presto prima che si chiuda questa finestra legislativa”.

Angelo Mancin, Assessore ai Lavori pubblici Comune di Chioggia:”Un altro tassello per arrivare alla risoluzione finale della questione aperta del Lusenzo. Il passaggio dei terreni ai privati è poi programmato entro la fine del 2023”.

Oggi dunque vi è stato il passaggio di un’altra tranche di una decina circa di aree. Esattamente come già avvenuto a febbraio scorso, il Demanio le ha trasferite al Comune per la sola parte dei terreni. Il Comune, a sua volte, ha già pronta la regolarizzazione anche degli edifici che sui quei terreni si sono costruiti. Tra novembre e dicembre poi l’Ente siglerà con ogni singolo privato che ha fatto richiesta un atto di trasferimento della proprietà completa.

Una svolta epocale per una vicenda unica in Italia, e che per questa seconda tranche non riguarda svariati privati, dato che sulle aree sorgono anche condomini. Si chiude quindi la questione per tutti i 56 privati che avevano presentato richiesta. Restano aperte però alcune singole situazioni: oltre a quelle di coloro che ancora non hanno presentato richiesta di regolarizzazione pur avendone diritto, anche quelle di chi ha la proprietà sul Demanio Marittimo. Per questi ultimi si attende una normativa ad hoc da parte del Governo.

Il costo dell’operazione siglata stamattina è di 194.500 euro la carico del Comune, importo che verrà suddiviso tra i proprietari all’atto della regolarizzazione completa.

Già a febbraio di quest’anno vi era stata un’altra storica firma, quella che sanciva la cessione al Comune da parte dell’Agenzia del Demanio delle prime 12 aree dove dagli anni Venti del ‘900 sorgono le case dei chioggiotti soprannominati ““i cittadini volenterosi”, come vennero definiti dal Magistrato delle Acque cent’anni fa.

La vicenda

La vicenda è kafkiana: circa 100 anni fa un gruppo di residenti di Chioggia si mise a disposizione per portare a termine dei lavori di bonifica proprio lungo Riva Lusenzo. In cambio di quei lavori di bonifica e della costruzione di un tratto di muro di sponda del Canal Lusenzo, il Regio Demanio si impegnava a dare un appezzamento di terra per costruire le loro case, che in seguito avrebbero dovuto essere regolarizzate. Le cose non andarono così: seguirono anni di “limbo burocratico” fino al 2015, quando l’arrivo di cartelle esattoriali dalle cifre esorbitanti evidenziarono la situazione di non regolarità degli immobili, situazione fino a quel momento sconosciuta anche agli stessi residenti.

In tutto poco meno di 200 famiglie che si sono ritrovate di colpo in un’anomalia senza precedenti. Talmente intricata che per risolverla si è dovuti ricorrere alla promulgazione di una legge dello stato, emanata il 28 febbraio 2020.

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Data ultima modifica: 10-10-2018
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